Daniele Davì

The Wolf of Wall Street

Ho avuto modo di vedere in anteprima il nuovo film di Martin Scorsese “The Wolf of Wall Street” un film basato sulla storia vera di Jordan Belfort a cui Di Caprio voleva lavorare da tempo.

Alla loro quinta avventura insieme Di Caprio e Scorsese hanno deciso di divertirsi (parecchio) e fanno divertire anche il pubblico (parecchio). Quello che ne viene fuori è un film magico (fa sognare quasi quanto “Il grande Gatsby”) a tratti esilarante. Droga, sesso, soldi ed ogni altra cosa dalla quale si può avere dipendenza (alcol, feste, onnipotenza) e come ciò influisce nei rapporti con la famiglia, con gli amici e con la legge.

The Wolf Of Wall Street

Senza moralismi e giudizi nè senza nascondere la cruda realtà  più che uno spietato lupo di Wall Street, il grande schermo ci fa sognare attraverso una ciurma di simpatiche canaglie ed il loro capitano, mentore, trainer, guru delle vendite, master broker snocciolandone l’ascesa verso il successo e la sempre maggiore avidità.

Fanno soldi “vendendo spazzatura agli spazzini” e ne fanno tanti. “Quando hai i soldi devi spenderli“, loro “sanno come spenderli” e ce lo mostrano egregiamente. 

Più che il Michael Douglas di “Wall Street” (che comunque ci sta) a me ha ricordato di più Ricky Roma interpretato da Al Pacino in Glengarry Glen Ross (eccellente venditore) o ancora (con le dovute distanze) il Jhonny Dorelli in Pane e Cioccolata che 41 anni fa portava sullo schermo già la speculazione, il segreto bancario svizzero, gli eccessi, le dipendenze. Il gioco dei “rimandi” potrebbe andare avanti all’infinito passando per “Jobs”, “Pulp Fiction”, “Hangover”, “Paura e delirio a Las Vegas” e solo per restare alle citazioni esplicite possiamo includere “Menage all’italiana” con una Romina Power vestita solo di soldi come Chantalle (Katarina Cas) ed “Il laureato” con la differenza che qui Mrs Robinson non è una mamma ma una vivace zia (Joanna Lumley).

L’omonima canzone accompagna una scena chiave quasi a voler render giustizia ad un’altra Mrs Robinson, una delle tante invisibili, che forse aveva anche investito (e perso) la pensione o i risparmi di una vita in blue chips o penny stock. Ma questa è solo una percezione musicale, una fantasia formatasi dalle cronache finanziarie su titoli tossici, truffe, manipolazioni di mercato e fallimenti bancari.

Notevole la recitazione di Margot Robbie ma anche di Jonah Hill e Matthew McConaughey che regalano diversi momenti di brllante e riuscita improvvisazione insieme a Di Caprio ed al resto del cast (tutti ottimi).
Di Caprio è sbalorditivo, il suo lavoro come attore, la sua ricerca nei movimenti, comportamenti, pulsioni, motori. Tutto è perfettamente calibrato reso con estrema naturalezza, senza essere scontato o artificiale. Un mostro sacro.

Chissà che presto non si dedichi anche alla regia e con un maestro (grandioso) come Scorsese potrebbe darci anche parecchie soddisfazioni.