Mark Zuckerberg riflette sui 10 anni di Facebook e incoraggia la community che ha plasmato a fare lo stesso. Lo fa creando una emozionante, meravigliosa babele di film personali.
Da ieri mattina centinaia di milioni di utenti Facebook hanno iniziato a ricevere la notifica che il film della loro facebook-esistenza è pronto per essere visto e condiviso.
Non ne sapevano nulla, eppure, contemporaneamente quasi 1 miliardo e mezzo di persone su questo pianeta sono stati tutti, sceneggiatori, registi, protagonisti, persino direttori della fotografia.
Degli ingegneri hanno creato un algoritmo che ha fatto il montaggio, ha scelto il materiale da inserire e quello da scartare, lo ha composto, lo ha sincronizzato con la colonna sonora (medesima scelta azzeccata per miliardi di film diversi) e lo ha confezionato. Ah, lo ha anche distribuito non solo presso amici e parenti ma potenzialmente in tutto il globo. Il tutto in poco tempo, senza lamentarsi col produttore, senza isterie da diva e casting director pronti a scartare i volti giusti.
Se non è roba da far impallidire Scorsese, Morricone e la Warner è comunque un bello schiaffo a tanti autori acclamati i cui film sono tutti uguali, con gli stessi attori, le stesse musiche, le stesse idee, lo stesso montaggio, le stesse inquadrature.
Ingegneri, dobbiamo considerarvi Artisti su larga scala con possibilità infinite e la capacità di sorprenderci ed emozionarci? State dicendo che usate l’ingegno e la fantasia per trovare soluzioni creative e fantasiose? Il mondo forse non è pronto a tale notizia. In poche settimane avete creato più film voi di tutti quelli mai realizzati e avete raccontato più storie di tutte quelle presenti in tutti libri de “La biblioteca di Babele” o quasi. Chissà anche quanti casini, quante ex, quanti defunti resuscitati, quante stranezze, chissà e chissenefrega ma sopratutto: che bello! Vien da dire Zuckerberg Stupor Mundi.
Sperando che la SIAE non ci venga a chiedere di pagare i diritti (lo fanno, lo fanno!), c’è da dire che il film “Look Back” -stesso titolo per 1,5 miliardi di film tutti diversi- è una compilation che contiene circa 15 tra foto, frasi ed eventi che hanno collezionato più “Mi piace”. I video potrebbero risultare alquanto mielosi: facile che ciascuno si emozioni per il proprio, ma quanti non coinvolti si emozionano o hanno la possibilità di universale immedesimazione che l’arte cinematografica -o anche altri video su Youtube- offrono? Tanti. Se fosse anche solo il 10% parliamo di 150 milioni di film. E Youtube ci ha insegnato che le emozioni arrivano anche da film non professionali e fuori commercio.
Tutto ciò ha anche la potente funzione di ricordarci quanto della nostra vita offriamo volontariamente e giornalmente a Facebook.
Facebook sa tutto di noi e nonostante ci ha fatto incazzare a causa dei continui -pessimi- cambiamenti di politica sulla privacy non abbiamo mai smesso di dirgli tutto o tanto. E chi è stato bravo e non ha raccontato nulla di sè non compare neanche nel film della propria vita (“facebookiana”).
Nonostante da anni esperti di massmedia, garanti della privacy e filosofi del mondo social continuino a dibattere sul meglio e sul peggio di Facebook oggi accettiamo volentieri questo regalo e ringraziamo il genio di Mark Zuckerberg e delle persone che hanno reso possibile tutto questo (tra cui i team Everstore e Moonshot che si sono occupati delle ottimizzazioni delle risorse portando per esempio da 17 ad 1, i minuti necessari a produrre e renderizzare ogni singolo video). Un piccolo team ha passato gli ultimi mesi a verificare e garantire l’adeguata potenza di calcolo necessaria alla renderizzazione di milioni di video in HD ed all’incremento di risorse che il visualizzarli e condividerli necessita.
Facebook che ci aveva già regalato questo tipo di sommari “Year In Review – L’anno in breve” ma con “Look Back” sfida Youtube sul piano dei video e Twitter su quello della brevità (i video durano 1 minuto circa).
Nick Kwiatek, l’ingegnere che ha guidato il team di progetto si è sentito motivato dal fatto che le società in grado di renderizzare tale moltitudine di video (tanti quanto sono gli utenti FB) si contano sulle dita di una mano e loro volevano essere l’unica o la prima a farlo. Lo ricorderemo come il primo piede dell’uomo sulla Luna o come il primo enorme social battesimo?
Forse è molto meno, forse è un altro insignigicante pezzo di nulla, ma per molti (centinaia di milioni di persone) quel minuto passato a guardare il video ha un senso e questo basta a togliersi il cappello e dire chapeaux Mr. Zuckerberg, you made my day.
A 10 anni dalla sua nascita, tante cose sono cambiate e qualcuno aveva dato per vicina la morte di Facebook. Una cosa è invece rimasta uguale, ieri come oggi “Il Social Network” è ancora una grande produzione firmata Mark Zuckerberg, e se guardate bene vederete che lui su ogni video, ci ha messo la sua firma.