Qualcuno é disposto a uccidere se minacci la sua sopravvivenza
qualcuno se minacci la sua libertà
se minacci la sua felicità
la sua proprietà
Qualcuno é disposto a uccidere se minacci le sue idee
qualcuno se minacci i suoi valori
se minacci le sue credenze religiose
il suo successo
Qualcuno è pronto ad uccidere se minacci il suo diritto a sentirsi superiore
il suo diritto alla supremazia
il suo dovere a sentirsi più giusto di te e fare giustizia per sé e per te.
Contro di te.
Qualcuno pensa che se la miglior difesa è l’attacco
deve essere pronto ad ucciderti prima che tu lo minacci
prima che tu sappia che lui si sente minacciato
prima che tu sappia che lui esista.
D’altra parte per lo stesso principio chi si difende da te, ti sta attaccando.
Stare lontano dal suo confine non ti salverà
stare troppo vicino al suo confine sarà ritenuta una provocazione, istigazione ad uccidere
oltrepassare il confine é un atto di arroganza, una minaccia che da’ a qualcuno il diritto anzi il dovere di ucciderti.
Qualcuno é pronto ad uccidere te perché è arrabbiato con se stesso
e non ha fatto pace. Neanche con se stesso.
Qualcuno é disposto a uccidere per divertimento.
Qualcuno per noia.
Per uno sguardo di troppo.
Per un niente.
Qualcuno… “ma niente, non è successo niente”.
Qualcuno non é pronto. Non se la sente.
Gli piace guardare i delitti ma non vuol sporcarsi le mani.
Ma sa’ che sono tanti quelli pronti e ben predisposti.
Basta un po’ d’odio sparso qua e là,
una parolina sussurrata all’orecchio degli ignoranti,
una frase rabbiosa urlata agli stupidi.
Qualcuno é mandante ma non sarà mai processato.
Farlo minaccerebbe lui e tanti altri.
Minaccerebbe la libertà di togliere ad altri la libertà.
Qualcuno guarda.
Se ha visto troppo é una minaccia.
E lo sapete già cosa fa’ qualcun altro quando si sente minacciato.
Qualcuno è ignoto.
Qualcuno è ignaro.
Qualcuno è ignavo.
Qualcuno aspetta. Prega. Medita. Sarà vittima o complice. O entrambi.
Qualcuno si alza in piedi e grida che tutto questo non va bene.
Che esiste un altro modo di vivere e vedere le cose.
Viene zittito minacciato ucciso.
Qualcuno ha smesso di parlare non per omertà o perché non ha più parole
ma semplicemente perché ne ha il diritto.
Il diritto di rimanere in silenzio.
Qualcuno scrive. Qualcuno denuncia. Qualcuno pensa.
Qualcuno prova a cambiare le cose.
Qualcuno è diverso
si evolve
non si arrende.
Qualcuno.