L’espresso: Il vento fascista dalle periferie al Parlamento
Il Fatto Quotidiano: Fathi Al-Mejbari ha chiesto all’Italia “di cessare immediatamente la violazione della sovranità libica”
Corriere della Sera: Codigoro, la sindaca pd: «Tasse più alte e controlli a chi ospita profughi»
Verrebbe da chiedersi che anno è?
Segue dibattito.
Persona 1: “Un anno di merda”
Persona 2: “Si, poi alle politiche prendono 0.0001% Sono anni che urlate ai fascisti, tirando nel calderone chiunque non la pensi come voi, sull’immigrazione specialmente, ed i partiti dichiaratamente di estrema destra prendono sempre numeri da prefisso telefonico. Avete urlato così tanto forte al fascismo, per ogni sciocchezza, che ormai giustamente le persone si sono rotte i coglioni di starvi ad ascoltare. Postare un articolo di Repubblica è come postare un articolo del Guerin Sportivo, stessa credibilità, stessa profondità di analisi, stessa equidistanza”
Io replicando a Persona 2: “L’articolo è dell’espresso ed è lungo da leggere, ma spero tu abbia tempo per farlo. Il fascismo non è un’opinione diversa. E’ pratica della sopraffazione. E poi lo abbiamo già provato. Mentre tu ti sorprendi che prendano preferenze da prefisso telefonico io resto basito dal fatto che esistano ancora e seppur incostituzionali passino il vaglio delle commissioni elettorali. La novità è che partiti che prendono oltre 10% o il 20% non rimarcano alcuna differenza. Se poi si vogliono cambiare i parametri di assegnazione delle case popolari o altro basta chiedere ai politici di riferimento di farlo. Non c’è bisogno di andare a picchiare nessuno. Parafrasando i neofascisti, aggiungerei, sei in Italia rispettane le leggi e la costituzione sennò via. Picchiare è reato. L’apologia del fascismo è reato. La costituzione si ispira a principi di uguaglianza. Chi non si sente a casa sua si faccia la sua repubblichetta di Salò e butti via il passaporto. C’è spazio per tutti a questo mondo. A meno che non vogliate prenderlo tutto per voi.“
Sintesi
“I fascisti che Corrado Guzzanti aveva mandato su Marte alla conquista del «Pianeta rosso bolscevico e traditor», in una esilarante fantascientifica parodia dei nostalgici del regime, sono tornati sul pianeta Terra: affollano le spiagge, le bacheche di Facebook e persino il Mare Nostrum, che credono loro.”
Luca Mastrantonio – L’estate (tragicomica) dei nostalgici – Corriere